Allarme metalli pesanti nei cosmetici
Molto si e' scritto sui diversi significati della cosmesi decorativa, un’arte che la donna (e l’uomo) coltivano da sempre. Strategia di comunicazione, piu' o meno inconscia, componente di attrazione sessuale, di difesa e rinforzo psicologico, ma anche mezzo per mascherare difetti e valorizzare l’espressivita' del volto, per cambiare il proprio aspetto e mitigare inestetismi e senso di inadeguatezza. La maggior parte delle donne fa uso quotidiano di prodotti per il make up, ne usa diversi in combinazione tra loro, e ama sperimentare novita'. I prodotti di make up sono in larga parte anidri e ricchi di pigmenti organici e inorganici. La loro persistenza per svariate ore a stretto contatto con la pelle, fa si' che eventuali impurezze e molecole potenzialmente nocive vengano diluite dal sudore e penetrino nello strato corneo. I metalli pesanti, tra cui il Nichel in primis, sono per esempio impurezze molto frequenti nei cosmetici da trucco. Studi recenti hanno evidenziato come questo metallo si accumuli preferenzialmente nello strato corneo epidermico, dove in seguito a uso ripetuto del prodotto, puo' raggiungere concentrazioni superiori alle 100 ppm (parti per milione), verosimilmente tali da innescare l’allergia, in soggetti predisposti. Occorre anche ricordare che il trucco e' molto utilizzato proprio nelle zone del viso piu' delicate, il contorno occhi e le labbra, dove e' facile che il livello di assorbimento e la sensibilita' relativa siano molto piu' alti rispetto ad altre aree cutanee. Oltre al Nichel, che e' il piu' sensibilizzante, altri metalli pesanti, che possono essere ricercati di routine in un prodotto cosmetico quali impurezze delle materie prime sono il Cobalto, Cromo, Cadmio, Mercurio, Antimonio e Rame. Il Nichel e' al primo posto in assoluto nelle cause di Dermatiti Allergiche da Contatto e cio' potrebbe essere correlato all’incremento dell’impiego industriale di questo metallo (che si calcola sia del 10% circa all’anno) e quindi a una sempre maggiore esposizione. Sebbene i metalli pesanti non facciano parte del processo di produzione industriale dei cosmetici, possono essere presenti in ppm (parti per milione) come contaminanti il cui livello, se puo' essere troppo basso per scatenare l’allergia, puo' comunque essere sufficiente per mantenere la dermatite allergica nel soggetto sensibile. Esiste una soglia di metalli pesanti che puo' essere considerata sicura in un prodotto cosmetico? Le linee guida europee consigliano un massimo di 20 ppm, relativamente alle materie prime, che rappresenta un tetto sicuramente eccessivo. Il rapporto tecnico dell’European Chemical Industry Ecology and Toxicology Centre dichiara accettabile una contaminazione inferiore a 5 ppm ciascuno per nichel, cromo e cobalto. Tuttavia per minimizzare il rischio di reazioni allergiche per soggetti molto sensibili, l’obiettivo finale e' il tetto di 1 ppm per ogni metallo.
• Rischi legati all’impiego di conservanti e profumi
Al primo posto nella casistica di allergie imputabili ai cosmetici, ritroviamo il mix di profumi con valori intorno al 7-14% di positivita', seguito dai coloranti e dai conservanti. e' di recente emanazione la VII modifica alla direttiva 76/768 CEE che obbliga i produttori di cosmetici a riportare in etichetta la presenza degli ingredienti di fragranze ritenuti potenziali allergeni quando si trovino in formulazione a percentuali > 0,001% per i prodotti da contatto (come e' il caso del make up) e > 0,01% per i prodotti da risciacquo. Per quanto riguarda i conservanti, le percentuali piu' alte di positivita' al patch test si riscontrano nei confronti di parabeni, kathon CG (methylchloroisotiazolinone), formaldeide, quaternium-15, timerosal, fenossietanolo, imidazolidinil urea, DMDM idantoina, acido benzoico, benzalconio cloruro, bronopol e metildibromoglutaronitrile.
• Matite contorno occhi e labbra
Il pigmento predominante e' di origine minerale (ossidi di ferro) inglobato in eccipienti di natura cerosa con un punto di fusione tale per cui il colore viene ceduto facilmente per sfregamento sulla cute. e' molto facile trovare livelli elevati di metalli pesanti in questa tipologia di prodotti. Di solito non sono presenti conservanti perche' il prodotto non e' a rischio di contaminazione microbica, ma puo' essere presente profumo.
• Ombretti in polvere
Ricchi di pigmenti minerali, per lo piu' ossidi di ferro, spesso recano come impurezze nichel, cromo e cobalto. In genere i colori scuri sono piu' a rischio. Nonostante siano prodotti anidri, sono spesso conservati con antifungini per scongiurare la crescita di muffe alla superficie o nella condensa che si puo' creare sulla pastiglia. Possono contenere profumi.
• Ombretti in pasta e liquidi
Meno ricchi di pigmenti, sono emulsioni e dispersioni in cui e' presente un veicolo acquoso, e quindi richiedono generalmente la presenza di conservanti.
• Mascara
Prodotto fortemente a rischio, complice anche il colore scuro, con presenza di metalli pesanti, nichel in particolare, che puo' raggiungere livelli molto elevati, oltre le 100 ppm. Il mascara e' nella maggior parte dei casi un’emulsione e contiene una buona percentuale di acqua, fatto che lo espone a rischi di contaminazione e alla necessita' di un sistema conservante molto carico. Inoltre quasi sempre contiene profumo. Non sorprende, se pensiamo anche alla sede di applicazione critica, quindi che questa tipologia di prodotti si ritrovi tra quelli meno facilmente tollerati e piu' chiamati in causa come responsabili delle Dermatiti da cosmetici.
• Fard, terre e fondotinta compatti
Prodotti anidri che possono contenere dosi rilevanti di metalli pesanti. L’esposizione prolungata della cute a ossidi di ferro puo' esercitare effetto ossidante. e' quindi opportuno che questi prodotti siano arricchiti con piu' principi attivi antiossidanti. Un fattore positivo e' invece l’azione di schermo contro gli UV, soprattutto gli UVA, esercitata dai pigmenti. Quasi sempre, contengono conservanti antifungini. Visto il loro impiego esteso sul viso, spesso sono profumati per renderli piu' gradevoli.
• Fondotinta fluidi
Emulsioni meno ricche di pigmenti rispetto ai fondotinta compatti, ma contengono piu' conservanti per via del loro contenuto elevato di acqua. Possono essere facilmente contaminati da metalli pesanti. I prodotti migliori dal punto di vista tossicologico sono quelli che presentano la maggiore sostantivita', quindi le formule con olio esterno o siliconiche, che tuttavia non risultano occlusive. Anche in questi prodotti di uso quotidiano e' molto importante la presenza di agenti antiossidanti e l’indicazione del fattore di protezione UV esercitato. La maggior parte dei fondotinta fluidi contengono profumo.
• Rossetti e lucidalabbra
I rossetti sono miscele di olii, grassi e cere. Nei lucidalabbra la fase grassa non e' cerosa ma a base di olii, paraffine e vaseline. Come sostanze coloranti si usano lacche, pigmenti minerali e colori liposolubili. Si utilizzano inoltre alogeno-derivati, per lo piu' del Bromo, alla fluoresceina come fissatori. Se i grassi si ossidano possono eccitare gli atomi di alogeno, sviluppando metalloidi irritanti o fotosensibilizzanti. Le lacche sono coloranti organici contenenti un gruppo solfonico o carbossilico che si combina con un metallo alcalino-terroso per formare colori insolubili. Combinate con i pigmenti minerali consentono di avere una vastissima gamma di colorazioni.
I colori liposolubili, di natura organica, sono impiegati in bassissima percentuale per rendere omogenea la superficie della tinta. Anche il rossetto quindi puo' presentare contaminazioni, anche rilevanti, da metalli.
Come prevenire le dermatiti da contatto legate all’uso di prodotti da make-up?
Dal momento che non esiste una normativa specifica che imponga un controllo tossicologico sui prodotti cosmetici, nemmeno su quelli piu' a rischio, e' responsabilita' delle aziende decidere se e come testare le formule in sviluppo e i lotti di produzione.
Una recente indagine ha raggiunto la conclusione che :“La presenza di metalli e' una costante in quasi tutti i prodotti, fra questi Nichel e Cromo sono quelli contenuti con maggiore frequenza, seppur in quantita' variabile specie in quei prodotti (mascara, tinture per capelli ecc.) il cui contatto con alcune parti maggiormente sensibili e delicate del corpo e' notevolmente piu' lungo” Su 10 prodotti da trucco analizzati, in 6 e' stato riscontrata la presenza di Nichel, con un dosaggio massimo di 28,4 ppm. Uno studio condotto su 31 tipi di rossetti, il Nichel variava da 0,1 a 8 ppm. In 20 polveri di talco commerciali, si e' evidenziato nichel con livelli fino a 49 ppm.
L’analisi di 10 ombretti di 3 diverse marche, ha identificato nichel con valori da 13 a 71 ppm, mentre nelle matite per occhi sono stati ritrovati fino a 102 ppm. L’atopico e chi ha la pelle sensibile dovrebbe scegliere il trucco tra prodotti testati per la quantita' presente di metalli pesanti, in particolare nichel, cromo e cobalto e l’assenza di conservanti e profumi dalle formulazioni riduce notevolmente il rischio residuo di sensibilizzazione.
(Ross)
Fonte: lapelle.it
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