giovedì 14 luglio 2016

LA CELLULITE



La Cellulite è una manifestazione topografica della pelle associata a depressioni o introflessioni, frequenti nella zona pelvica e addominale, nei fianchi, sui glutei e nelle cosce. Può manifestarsi anche associata a noduli nel tessuto adiposo sottocutaneo e in casi più rari ad un sospetto stato infiammatorio.

Il termine cellulite, ormai globalmente utilizzato, fu introdotto in Francia nel 1922 da Alquier e Paviot descrivendola come inestetismo  creando però una potenziale ambiguità e confusione con il termine cellulitis con cui nella letteratura medica inglese si descrive una infezione cancrenosa dei tessuti sottocutanei. Alquier e Paviot descrivevano una distrofia dei tessuti mesenchimiali senza alcun elemento flogistico.

Circa una decina di anni dopo Laguese la descrisse come una malattia dell'ipoderma caratterizzata da edema interstiziale e aumento del grasso sottocutaneo. Nürnberger e Müller , da una ampia indagine istologica, 150 autopsie e 30 soggetti viventi, non rilevarono alcun fenomeno di edema o di fibrosi associato alla cellulite.

La grande confusione sul nome da dare alla cellulite riflette la difficoltà di comprendere correttamente la natura del fenomeno. "Nonostante il grande interesse nel trattamento di questa condizione e l'enorme mercato per trattamenti topici volti a migliorare il suo aspetto, la cellulite è ancora una condizione enigmatica e un non-argomento di importanza minore, ammesso che ne abbia qualcuna, per i ricercatori medici”. “La grande quantità di nonsensi pseudoscientifici che circolano in relazione alla cellulite rendono il soggetto poco attraente per ogni serio gruppo di studio”.

Una revisione delle ricerche scientifiche pubblicate nel periodo dal 1978 ad aprile 2011 conclude che si tratta di un “fenomeno fisiologico o con basi fisiologiche, caratteristico della donna, di origine multicausale che molti fattori possono scatenare, perpetuare o peggiorare”. L'opinione medica prevalente, specie nel mondo anglosassone, è che nel complesso si tratti di una “condizione normale di molte donne”.

La cellulite è stata considerata un tipico caso di "Disease mongering". Già nel 1978 uno dei primi studi scientifici pubblicato aveva l'emblematico titolo:”La cosiddetta cellulite: una malattia inventata”. Recentemente è stata definita da de Godoy ”la non-malattia più investigata”. L'alta incidenza (80-90%)nella popolazione femminile in età post puberale oltre al fatto che al di là dell'inestetismo si presenta generalmente come asintomatica la fanno considerare una normale condizione fisiologica.

Può essere invece considerata all'interno di un quadro patologico notando che è una condizione normale per moltissime donne ma non per tutte e che nelle sue forme più gravi si manifesta con noduli dolenti alla palpazione che fanno sospettare processi infiammatori, inoltre è generalmente associata ad un eccessivo accumulo di tessuto adiposo sottocutaneo di cui non è chiara la relazione positiva o negativa con il rischio cardiovascolare.

Sono state ipotizzate decine di cause diverse.

Vita sedentaria o dimagrimento eccessivamente rapido: il tessuto muscolare cede e quindi si aggrava la situazione visiva della cellulite. Per avere meno problemi di cellulite bisogna essere sempre in movimento, il moto infatti aiuta a mantenere efficiente muscolatura, circolazione e metabolismo aiutando a bruciare i grassi e a prevenire la stasi circolatoria.
Causa un’alimentazione sbagliata, cioè troppo piena di calorie e di cibi ricchi di grassi e di sale, si forma un accumulo di adipe localizzato, ritenzione dei liquidi.
Postura sbagliata e con gambe accavallate, contribuisce ad aggravare la circolazione sanguigna e quindi la cellulite perché comprime i vasi.
Troppo tempo in piedi immobili causa una cattiva circolazione sanguigna, perché il sangue fa fatica a risalire dagli arti inferiori, con conseguente stasi circolatoria.
L’abbigliamento troppo stretto causa cattiva circolazione perché comprime i vasi.
Scarpe troppo strette o con tacco troppo alto, ostacolano il ritorno venoso e linfatico e impediscono il corretto funzionamento dell'importantissima "pompa venosa”.
Stress e fumo sono altri fattori che aggravano lo stato della cellulite perché: Lo stress aumenta il livello degli ormoni dello stress e invece il fumo ha un’azione vasocostrittrice e aumenta i radicali liberi che peggiorano il microcircolo e aiutano ad accelerare l’invecchiamento cutaneo.
Essere in sovrappeso o affetti da obesità.



Il pannicolo adiposo, tessuto posto anatomicamente sotto la cute, è una riserva attiva di energia, legata al metabolismo individuale, scientificamente definito bilancio calorico:
quando il bilancio calorico diminuisce (maggiore attività fisica o minore introduzione di calorie con il cibo) la riserva adiposa si riduce (lipolisi);
quando il bilancio calorico aumenta (minore attività fisica od eccessiva introduzione di calorie con il cibo) si verifica il deposito dei grassi (liposintesi).
Come tutti i tessuti, anche il pannicolo adiposo ha una sua impalcatura di sostegno (il tessuto reticolare ed il collagene) ed una  vascolarizzazione, denominata microcircolo; attraverso la vascolarizzazione il tessuto adiposo fornice l'energia all'organismo o la accumula, sottoforma di grasso.
Alterazioni ormonali e vascolari, spesso aggravate da vita sedentaria, da stress, da malattie epatiche, alimentazione non corretta o bilanciata, irregolarità della funzione intestinale e ritenzione idrica marcata, variamente combinate tra loro, sono le cause che interferiscono negativamente sul tessuto adiposo ed in particolare sul microcircolo.
In questi casi le cellule adipose si rompono; il loro contenuto, i trigliceridi, si spande nello spazio tra le cellule comprimendo il microcircolo ed impedendone il corretto funzionamento.
La persistenza nel tempo di queste alterazioni anatomico-metaboliche, produce lo sviluppo di ulteriori alterazioni del tessuto adiposo (lipodistrofia); modificazioni che producono sia un aumento di volume e consistenza del tessuto di sostegno che la riduzione del calibro (per compressione) e dell'elasticità dei vasi sanguigni del microcircolo.

La lotta alla cellulite passa soprattutto attraverso la modifica del proprio stile di vita. Un'alimentazione sana, regolare ed equilibrata, con il corretto apporto di frutta e verdura e la limitazione di sale e di tutti gli alimenti che possono provocare ritenzione idrica; la limitazione del sovrappeso, attraverso una dieta povera di grassi e zuccheri;u n’attività fisica costante e regolare (non necessariamente intensa) che aiuti da un lato a migliorare la circolazione e dall’altro a ridurre l’accumulo di grassi e ad accelerare il metabolismo; bere molta acqua durante il giorno, per aiutare l’eliminazione dei liquidi; evitare l’abuso di fumo, alcol, caffè che aumentano la ritenzione idrica e peggiorano la circolazione; evitare indumenti troppo attillati che possono limitare la circolazione, così come il mantenere troppo a lungo posizioni errate come le gambe accavallate.





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