sabato 23 luglio 2016

I BENEFICI DEI FANGHI



La fangoterapia è una terapia termale che viene effettuata impiegando fango termale rimasto in infusione in speciali contenitori per circa 50-60 giorni.

Il fango maturo è alla base della fangoterapia che si compone di quattro passaggi:
l'applicazione del fango,
il bagno in acqua termale,
la reazione sudorale,
il massaggio tonificante.
Il fango viene applicato direttamente sulla pelle ad una temperatura tra i 37 °C e i 38 °C per un periodo che varia dai 15 ai 20 minuti. Al termine dell'applicazione, il paziente, dopo essere stato sottoposto ad una doccia calda, si immerge nel bagno termale alla temperatura di 37-38 °C per circa 8 minuti. Infine, viene asciugato con panni caldi.

La fangoterapia è efficace nelle forme infiammatorie croniche dell'apparato locomotore quali artrosi articolari, tendiniti, dolori e infiammazioni muscolari.

La fangoterapia è considerata un trattamento estetico e curativo a base di fango, utilizzato per eliminare i liquidi in eccesso, trattenuti soprattutto nei tessuti di gambe, addome e fianchi.

I fanghi sono una melma costituita dalla mescolanza di una componente solida con una componente liquida (acqua minerale o termale) e utilizzati sotto forma di "impacco". La componente solida ha una base inorganica, costituita principalmente da argilla, e una organica che comprende microflora (batteri, alghe, diatomee, protozoi, etc.), microfauna, humus, composti humo-minerali e vegetali di diversa natura, derivanti principalmente dalla fase di maturazione dei fanghi stessi o dal loro precedente utilizzo (detriti cellulari, secrezioni, etc.).

Nella componente liquida distinguiamo l'acqua contenuta nel fango vergine, che impregna il fango nel giacimento di origine, dall'acqua minerale nel quale viene fatto "maturare" il fango. Infatti, prima di poter essere utilizzato, il fango grezzo deve essere sottoposto ad un particolare processo di "maturazione".

Quello proveniente dalla sorgente, è sottoposto a macerazione per lungo tempo nell’acqua minerale, in modo che i granelli di argilla subiscano una trasformazione caricandosi di proprietà chimiche e chimico-fisiche dell’acqua in cui sono posti a macerare. Le acque minerali, oltre che a mineralizzare i fanghi, contribuiscono al processo di maturazione anche attraverso l'apporto di microorganismi e alghe.

Dalle proprietà fisiche dei fanghi deriva la loro consistenza, la concentrazione di sostanze attive in essi contenuta e il tipo di trattamento terapeutico per cui cui verranno applicati. Le proprietà del fango sono: la capacità calorica, cioè il potere di accumulo o di dispersione del calore, quando vengono a contatto con la pelle. La plasticità, cioè il grado di malleabilità del fango e quindi la capacità di aderire alla superficie corporea.

Questa proprietà è in relazione con il numero e le dimensioni delle particelle della componente solida: un'argilla è tanto più plastica quanto maggiore è il numero delle particelle che la compongono e quanto minore è la loro dimensione. Il potere di assorbimento e di scambio ionico dovuto al processo di osmosi in virtù del quale le sostanze minerali entrano attraverso la pelle ed escono particelle di acqua e di grasso.

L'osmosi è un processo fisico spontaneo di scambio, vale a dire senza apporto esterno di energia, che tende a diluire, in presenza di due soluzioni separate da una parete semipermeabile, come può essere la pelle, quella più concentrata, allo scopo di ridurre la differenza di concentrazione. Questo processo è un fenomeno importante in biologia, che interviene in alcuni processi di trasporto passivo attraverso membrane biologiche.

In Italia la fangoterapia è una pratica legata alle scienze e cure naturali, quindi non esiste ufficialmente la figura del fangoterapeuta. Si tratta di medici specializzati o persone esperte di terapie naturali che offrono la loro conoscenza riguardo questa cura.

Il Sistema Sanitario Nazionale copre l’erogazione delle cure termali per i pazienti colpiti da malattie: reumatiche, delle vie respiratorie, dermatologiche, ginecologiche, otorinolaringoiatriche, dell’apparato urinario, vascolari, dell’apparato gastroenterico. Per accedere alle cure, è necessaria la prescrizione del medico di base.

Ticket e spese di soggiorno sono a carico dell’assistito, che può scegliere lo stabilimento termale che preferisce tra quelli accreditati per il determinato ciclo di trattamento.

Depurano la pelle, spengono le infiammazioni e drenano i ristagni di liquidi. I fanghi, morbido impasto di argille miscelate sapientemente con acqua e ingredienti specifici, sono quanto di più indicato per risolvere gli inestetismi più comuni, come la cellulite, l’acne, la forfora.

Composti da una parte solida, a base di materiale organico e inorganico, e una liquida, cioè le acque minerali, i fanghi utilizzati per scopi estetici di solito contengono materiale terroso molto fine che restando a contatto per lungo tempo con acque termali, ne assorbe i principi attivi, come lo zolfo, le vitamine, gli oligoelementi. Spesso, la formulazione dei fanghi è arricchita da altre sostanze dall’azione specifica (fitoestratti, acido salicilico, oli essenziali, derivati marini) che ne modificano e aumentano l’efficacia.

La loro azione è dovuta in gran parte al cosiddetto effetto osmotico: applicando i fanghi sul corpo, si crea uno strato isolante che aumenta la temperatura della pelle, e di conseguenza i pori si aprono favorendo la penetrazione dei principi attivi contenuti nella miscela, con risultati che dipendono dalle zone del corpo dove avviene l’applicazione e dalle sostanze utilizzate: ricorrendo ai fanghi si può contribuire a eliminare il sebo in eccesso oppure contrastare la formazione di brufoli e impurità, rendere la pelle  levigata e morbida o ridurre i ristagni di liquidi, rivitalizzare i capelli regolarizzando anche la produzione di forfora o più semplicemente ridare un bel colorito al viso. Chi ama le fragranze, può trovare in commercio fanghi profumati: contro la cellulite per esempio ne esistono alcuni di colore bianco perché a base di caolino (sostanza che viene utilizzata al posto dell’argilla), e profumati alla cannella, oppure alla menta, o ancora all’anice stellato.



Supersicuri, i fanghi sono controindicati solo durante la gravidanza e l’allattamento (ma è possibile applicarli se il medico dà l’ok). In ogni caso, tenete presente che un leggero rossore o un pizzicore sono reazioni normali, dovute all’aumento della microcircolazione della cute, e di solito scompaiono a distanza di mezz’ora o di un’ora dal risciacquo. Attenzione però: se nel corso dell’applicazione queste sensazioni sono molto forti, è bene ridurre i tempi di posa. Non esponetevi ai raggi solari subito dopo il trattamento: durante i mesi estivi, è meglio applicarli di sera e aspettare fino al mattino prima di sdraiarsi al sole.

Chi soffre di cellulite non lascia niente di intentato pur di contrastarla, ben sapendo di avere a che fare con un “nemico” subdolo e insidioso:  e tra i vari rimedi contro la cellulite ci sono anche i fanghi, drenanti e stimolanti per la circolazione.

Efficacissimi sono quelli a base di alghe, che a questo scopo vengono raccolte, lasciate essiccare e lavorate in modo tale da non alterarne il contenuto in minerali, vitamine, glucidi, protidi, grassi e altre sostanze benefiche. Grazie agli estratti marini e vegetali, hanno un’azione drenante, ovvero  contribuiscono a eliminare il ristagno di liquidi e tossine tipico della cellulite, oltre a stimolare la circolazione. Si applicano sulla pelle ben pulita, avvolgendosi poi con una pellicola da cucina. Si tengono in posa per venti-trenta minuti, poi si sciacqua. Per ottimizzarne l’effetto del fango, si può applicare una crema coordinata, a base di estratti tonificanti e rinfrescanti. Potete acquistarli già pronti in qualsiasi erboristeria e in molte farmacie con settore naturale.

Anche i capelli possono giovarsi dell’applicazione di fanghi specifici. In commercio esistono formulazioni studiate per chiome secche, grasse o normali, opportunamente arricchite con alghe, oli vegetali, argilla ventilata e oli essenziali, per riequilibrare la produzione di sebo, nutrire i capelli contrastando la formazione delle doppie punte e renderli più morbidi e setosi. Gli impacchi si applicano di solito una o due volte alla settimana, sui capelli bagnati e con un leggero massaggio, lasciandoli in posa in alcuni minuti prima di sciacquare.

I fanghi termali sono molto utili nel combattere lo stress attraverso la fase di rilassamento muscolare che inducono naturalmente, inoltre purificano e disintossicano la pelle che appare subito più levigata e morbida al tatto. Anche la circolazione sanguigna trae notevoli benefici dalla fangoterapia con un effetto drenante e anticellulite.

Non ultimo l’effetto benefico sulle infiammazioni e sui dolori articolari. Esistono poi degli speciali fanghi termali salso-bromo idrici e di estratti di quillaja saponaria, trigonella, kigelia e luppolo che donano un effetto tonificante al decoltè.

Per eseguire nella maniera ottimale la fangoterapia occorre tenere a mente delle regole precise e affidarsi alla professionalità di centri specializzati. La temperatura del fango deve essere di circa 50 °C, con una media di 47 °C. La durata dell’applicazione non dovrebbe mai oltrepassare i 15-20 minuti con una sola applicazione giornaliera. Dopo l’applicazione, rimosso il fango, si effettua un bagno in acqua normale o minerale alla temperatura di 37-38 °C. Ogni quattro giorni è essenziale un giorno di riposo e tutto il ciclo di cura non deve superare dodici o quindici applicazioni.


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