mercoledì 20 aprile 2016

CHIRURGIA PLASTICA : SI O NO?



Una delle cose che oggi si riscontra maggiormente nelle persone è un certo “affanno” di sentirsi “up”, al top. Come se ci fossero delle pressioni anche interne, che non permettono di vivere comodi col proprio corpo.
Questo a volte genera una certa “ansia da prestazione estetica”, che si alterna a momenti in cui  invece ci si nega quella parte, si fa finta che il copro non esista oppure che non sia qualcosa di cui occuparsi.
O si rincorre la perfezione oppure l’immagine e l’apprezzamento proprio e altrui vengono messi in secondo piano, a volte proprio “chiusi in uno sgabuzzino”. A volte questi differenti approcci mentali si alternano in diverse fasi della vita.
Certo è che in entrami i casi si rischia di provare grande frustrazione, o per essersi posti obiettivi troppo distanti e quindi irraggiungibili) o per aver messo da parte l’interesse per il proprio aspetto, per fingere di non curarsi del proprio corpo, fino a giungere a una mortificazione, esterna ed interna.
La negazione non è mai una buona strada da percorrere, anche se al momento sembra la più rapida e la più facile. Certamente più complesso, ma alla lunga efficace e, direi, unico modo possibile di affrontare la questione…è appunto, affrontarla, con gli altri che ci stanno vicino e con se stessi in primis.
Osservarsi: “quando esco dalla doccia mi metto velocemente l’accappatoio e scappo in camera dove non ci sono specchi” “non so quanto peso…ho buttato la bilancia” “non mi trucco più…troppo tempo sprecato”
Forse, quando ci si ritrova a dire o pensare rasi di questo tipo, è giunto il momento di fermarsi e guardarsi un po' di più…per prendere confidenza col proprio corpo, così com’è o come si è trasformato negli anni. Il corpo a volte è vissuto come una gabbia ma non dimentichiamo che parla di noi, dice chi siamo.

Tutto ciò riguarda la motivazione al piacersi da un punto di vista fisico, puramente estetico: è interna o esterna? Ovvero, viene da se stessi ed è per se stessi, per il femminile (o maschile) tramandato a cui si appartiene, o per tirarsi su, come compensazione quando altro nella propria vita non gira, è “down”?
Oppure viene da fuori, cioè, ci si occupa del proprio aspetto solo per il partner o per uno potenziale da incontrare, per figli o per uno status sociale? Per mantenere una certa “posizione” nella società o nell’ambiente che frequento?
Occorre comprendere quali sono le spinte che ci muovono, anche in questo senso. Che cosa gratifica maggiormente e di cosa necessita realmente per stare bene.

E’ importante riuscire a mettere a fuoco quale valore attribuire all’aspetto, per poter poi muoversi liberamente, in un senso o nell’altro. Con la consapevolezza di scegliere qualcosa in modo congruente e legittimandosi, eventualmente anche il ritocco chirurgico.
Ecco perchè, prima di affrontare un intervento estetico sarebbe sempre opinabile fare chiarezza dentro se stessi rispetto ai motivi che portano alla scelta, per vivere il tutto in modo più sereno e libero, appunto, da paure e aspettative.
Passando obbligatoriamente da un’accettazione di sè, anche dei difetti fisici. Per potersi cambiare è necessario prima comprendersi e accettarsi così come si è.
La decisione in questo caso assume tutto un altro significato e gusto.



Altro fattore che si può definire importante contro la chirurgia estetica e' dato dagli eccessi: assistiamo a esempi di persone che vogliono assomigliare al Kent della Barbie, seni di 1500 cc. E, piu' in generale, desideri di forme in cui non vi e' la ricerca delle proporzioni.

E’ un tema cruciale, trasversale a tutte le fasce d’età, per motivi diversi: riguarda gli adolescenti alle prese con un corpo che si trasforma e diventa qualcosa di nuovo, gli adulti che cercano e non sempre trovano compromessi con le loro forme e fisionomia e poi l’età matura, con i segni del tempo che passa….
La questione ha che fare con tanti aspetti psicologici importanti, come il prendersi cura di sé, il guardarsi (non solo allo specchio), l’accettarsi. Insomma, non si può prescindere dal corpo e dall’aspetto che ciascuno possiede. Sicuramente si tratta di qualcosa che ha a che fare molto col fuori, gli altri, i canoni, la moda, le aspettative (piano sociale) ma ancor di più con se stessi/e e con i propri tabù (quindi un piano intimo, personale)

Non possiamo ignorare il crescente interesse accordato all’aspetto fisico ed all’equilibrio psichico, a quella che può essere definita come “presentabilità sociale”. La gratificazione psicologica ed il peso pubblico di un aspetto piacevole e di una personalità sana ed armonica risultano importantissimi: per avere successo, nelle relazioni, al lavoro, anche all’interno della famiglia talvolta.
Per vivere oggi bisogna sentirsi bene con sé stessi a qualsiasi età e la medicina è sempre più sollecitata da pazienti che chiedono di migliorare il proprio aspetto e l’armonia complessiva per una ricerca di sicurezza personale, a volte per necessità professionale ed una profonda esigenza psicologica.
La medicina estetica, che si occupa della correzione degli inestetismi del viso e del corpo, nasce proprio dall’intuizione che l’uomo è sano quando è in armonia con le differenti fasi della vita, con il proprio inserimento sociale ed ambientale.
Gli altri, come ci vedono, come ci pensano, come ci vogliono, hanno un ruolo chiave.
Non solo in termini di aspettative da assecondare, ma talvolta diventano quasi degli imperativi, inevitabili e imprescindibili. Richieste esterne che non si possono ignorare o deludere, perchè la posta in gioco sarebbe troppo alta. Occorre fermarsi e chiedersi, sempre, qual’è la propria.

L'importanza della chirurgia estetica è rilevante anche per altri problemi e deformazioni estetiche, che possono influire psicologicamente nei rapporti umani di un individuo; infatti, ad esempio un seno troppo grande o piccolo, un labbro leporino o il setto nasale deviato con relativo stato gibboso, possono spesso causare dei problemi emotivi al paziente, a tal punto che un piccolo "ritocco" migliora decisamente la vita, quindi in questo caso, vale la pena rivolgersi per un consulto, presso uno specialista. Tuttavia, c'è chi abusa di questa pratica e spesso ricorre al chirurgo estetico, per farsi un maquillage completo al corpo, che però a volte assume aspetti grotteschi, se si pensa che una persona anziana ritoccata, assume le sembianze di una trentenne/quarantenne, e ciò indubbiamente potrebbe provocare una reazione psicologia contraria, soprattutto quando subentrano le critiche negative di amici, parenti, ma anche di sconosciuti.

La chirurgia estetica può decisamente migliorare la vita, ma può anche distruggerla; infatti, nel mondo dello spettacolo e del gossip, sono evidenti e famosi i danni che un eccesso di botulino, collagene o qualsivoglia altra azione invasiva, hanno provocato in molti attori e attrici. La chirurgia estetica è pertanto una pratica curativa, e non esclusivamente un modo per diventare ad ogni costo, ciò che in realtà non siamo. È pertanto sensato, prima di prendere talvolta delle decisioni affrettate, mettersi nelle mani di chi è competente, quindi consultarsi con esperti e professionisti provvisti dei dovuti titoli di studio, e soprattutto capire se ne valga davvero la pena.

Gli interventi di chirurgia estetica possono risolvere in modo relativamente semplice dei complessi che tendono ad accumulare stress e tensione anche per anni incidendo sulla qualita' vita ed anche sulla vita di relazione delle persone. E' innegabile: tutto questo non ha prezzo.

Interventi come la liposcultura consentono di ridurre la quantita' di grasso corporeo migliorando non solo l'estetica delle persone ma anche il loro stile di vita.
Con la liposcultura il grasso e' eliminato senza prima passare dal fegato. Il Professor Veronesi ha dichiarato che molti fattori cancerogeni si accumulano nei tessuti grassi. L'eliminazione di questi tessuti senza passare dal fegato noi si reput un "pro "importante e possiamo chiaramente definire che una liposcultura può eliminare molecole cancerogene accumulate nei tessuti.

La rinoplastica oltre un indubbio impatto psicologico, migliora anche la respirazione. Un chirurgo professionale ed attento si prende sempre cura di tutti gli aspetti collegati alla respirazione ed al setto nasale.

Operarsi non per se stessi ma credendo di piacere più agli altri non piacendosi mai. Si tratta delle cosiddetta dismorfofobia che consiste nell'avere sempre e comunque una visione non corretta del proprio aspetto fisico.


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