lunedì 18 aprile 2016

I CAPELLI ROSSI



“Rosso malpelo, tre soldi un cavelo”, “pel di carota”, “testa rugena”… a differenza dei biondi e dei bruni, i capelli rossi non sono semplicemente una delle possibili tinte che ha la chioma di una persona, spesso diventano la causa di pregiudizi, di luoghi comuni che possono avere anche un notevole impatto sull’esistenza individuale e sulle relazioni sociali.

Benchè, nell’immaginario collettivo, alcune figure dai capelli rossi abbiano una valenza positiva, basti pensare alla Sirenetta di Disney, a Jesssica Rabbitt, a Pippi Calze-lunghe…, ed una ricerca abbia dimostrato che il 60 per cento delle donne che si tingono i capelli, lo fa a casa e di queste, il 26 per cento sceglie di farsi bionda, il 27 per cento bruna ed il 30 percento rossa, così le vendite di tinte rosse sono aumentate del 17 percento dal 2000 ad oggi,nonostante tutto ciò, di fatto, le valenze negative associate all’avere le chiome fulve, persistono un po’ ovunque.

Le persone con i capelli rossi hanno, non di rado, occupato un posto particolare nella storia proprio per essere state oggetto di ingiustificate discriminazioni tanto è che, ultimamente, è in corso un effervescente dibattito sul fatto che il “gingerism” (ossia l’essere rossi di capelli) generi delle forme di discriminazione ed aggressività persino più accentuate del razzismo.

Ai rossi è, generalmente, associato un carattere irascibile ed una certa focosità sessuale. Malgrado simili luoghi comuni dipingano le rosse come dotate di un temperamento “caldo”, invero, una simile correlazione non è mai stata dimostrata da nessuno studio scientifico.

Ammesso che il primo essere umano fulvo visse circa 50.000 anni fa in Africa ed i suoi epigoni si sparsero in tutta l’Europa del Nord, i pre-giudizi e le credenze sui rossi sembrano permeare tutte le culture.

Gli antichi egizi, che tendevano a divinizzare  ogni realtà e situazione, specialmente quelle che incutevano paura o comportavano particolari pericoli, da un lato, hanno creduto che gli animali e gli uomini fulvi, avessero un legame speciale con il dio ‘Set’e molti dei loro faraoni avevano i capelli rossi. Incluso Ramses, il più potente di tutti.

Di contro, però, consideravano anche il rosso come colore foriero di gravi sfortune pertanto molte fanciulle con la capigliatura fulva, sono state bruciate per spazzare via la loro tinta. Inoltre, si è scoperto che, alla loro epoca, non pochi rossi erano stati sepolti vivi.

Gli antichi Greci ritenevano che le donne rosse si trasformassero in vampiri dopo la morte.

Aristotele, invece, le descriveva come emotivamente non-addomesticabili.

Lo storico romano Cassio descrisse la regina guerriera britannica Boudicca come “alta e terribile di aspetto per la gran massa di capelli rossi”.

Tra l’altro, gli antichi romani pagavano un prezzo maggiorato per gli schiavi dai capelli fulvi.

Nel Medioevo, il rosso era visto come il colore del Diavolo, e si pensava che un bambino nato con i capelli rossi fosse stato concepito durante il periodo nel quale la donna era mestruata.

Durante l’Inquisizione spagnola, invece, le chiome  “color fiamma” provavano che la persona avesse rubato il fuoco dell’inferno e, perciò, che meritasse di essere bruciata come strega.

Nei primi anni del 1600, alla fine del regno della regina Elisabetta I emerse nel sud-ovest dell’Inghilterra la convinzione che le fate e le creature ultraterrene fossero rosse. Così le persone dai capelli rossi sono state, da allora in poi, sempre ritenute dotate di talenti extra-ordinari oltre che maliziose.

E se in Danimarca è un onore avere un figlio dai capelli rossi, in Corsica, se si supera una persona con la chioma rossa per la strada, si deve sputare e girarsi. Non è chiaro se tale gesto venga fatto perché si pensi porti fortuna o perché si crede che i rossi lascino l’amaro in bocca.

In Polonia, si ritiene che se si superano tre persone con i capelli rossi si vincerà alla lotteria.

Ed ancora, il nome Russia significa “terra dei rossi” in onore di un vichingo dai capelli rossi di nome Rurik.

E se i clown dai capelli rossi hanno la loro origine proprio in Russia, anche lì la tradizione locale vuole che i capelli rossi siano un indice di un temperamento focoso oppure di follia. Un proverbio ammonisce: “Non c’è mai stato un santo con i capelli rossi.”

Di fatto, i personaggi con i capelli rossi nella Bibbia non godevano di buona fama.



Il termine Adamo è, presumibilmente, la parola ebraica per ‘rosso’ o ‘rubicondo’, e Giuda viene spesso raffigurato con i capelli rossi così come Maria Maddalena. Il re Davide si pensa sia stato rosso ed alcuni addirittura ritengono che il leggendario ‘marchio di Caino’ fosse proprio la sua chioma fulva.

L’associazione dei capelli rossi con l’inaffidabilità e la bruttezza prevale in qualche modo in età moderna.

I nazisti si domandavano se consentire o meno alle persone dai capelli rossi di sposarsi, temendo che la loro progenie fosse degenerata.

Nella moderna Gran Bretagna, pur avendo la maggiore concentrazione di persone con i capelli rossi, o forse proprio per questo, i termini “ginger” o “ginga” vengono utilizzati per descrivere spregiativamente i fulvi.

Questo ha dato origine a termini come “gingerphobia” (paura di rosse) o “gingerism” (pregiudizi contro i rossi).

In genere, si trovano più persone con capelli rossi alle latitudini settentrionali, ma ve ne sono anche tra gli ungheresi, gli egiziani, gli israeliani ed alcune tribù nigeriane

La maggiore concentrazione di costoro è in Scozia (13%), seguita da vicino dall’Irlanda con il 10%.

I pigmenti della pelle e dei capelli sono costituiti da diversi tipi di melanina. Ci sono due grandi gruppi di melanina, eumelanina, che è bruna, e la feomelanina, che è rossa.

Così chi ha capelli scuri ha una prevalenza di eumelanina e chi rossi molto luminosi ha poca eumelanina ma molta feomelanina.

Chi ha capelli ramati ha un po’ di entrambi i tipi di pigmenti.

Il colore della pelle e dei capelli sono spesso associati, ma non sempre. Per esempio, le persone con i capelli rossi sono, di solito, abbastanza pallide di carnagione, non tendono ad abbronzarsi ma a scottarsi al sole e hanno una maggiore probabilità di avere le lentiggini. Ci sono, tuttavia, come sempre, anche delle eccezioni alla regola.

Nel 1995, Jonathan Rees dell’Università di Edimburgo, ha scoperto che il recettore della melanocortina 1, una proteina codificata da un gene precedentemente scoperto nei topi, è il responsabile della produzione di capelli rossi nell’uomo.

Ognuno di noi ha due copie di questo gene che può presentare delle piccole variazioni, quattro o cinque delle quali sono molto comuni nelle popolazioni europee.

Quando un soggetto è portatore di tali caratteri su entrambi i cromosomi, allora, molto probabilmente, ha i capelli rossi.

Secondo i genetisti c’è un’ereditarietà “autosomica” quando entrambi i genitori non sono rossi  ma il figlio lo è perché si sono incontrati due caratteri recessivi.

Se uno dei genitori ha i capelli rosso vivo, ed è, quindi portatore di due dei caratteri (uno per ciascuno dei cromosomi), ed anche l’altro genitore ne è portatore, allora la percentuale di probabilità di avere figli con i capelli rossi sale al 50% .

È questo aspetto della genetica e della modalità di trasmissione, che spiega perché il colore dei capelli rosso non si presenti in tutte le generazioni, ma, talvolta, ne salta qualcuna.

Ci sono diversi tipi di capelli rossi. Alcuni sembrano “biondo fragola”, altri rosso vivo, altri ancora ramati.

Per quanto se ne sa, la genetica alla base di queste differenze è  abbastanza simile, nel senso che i cambiamenti nel gene prima menzionato, sembrano essere significativi per tutti i tipi di capelli rossi. Tuttavia, se abbiamo i capelli rosso vivo è molto più probabile che siamo portatori di due copie diverse del gene piuttosto che se siamo “biondo fragola”.

Ci sono molti altri enigmi sui capelli rossi, oltre a quelli genetici.

Alcuni uomini potrebbero avere la barba rossa, ma i capelli di colore scuro. Questo non è del tutto sorprendente perché in molti mammiferi la parte anteriore del corpo è di un colore leggermente diverso rispetto alla posteriore.

In certi animali, questo fatto è chiaramente spiegato su base molecolare,  per gli uomini, invece, non sembra sia così. Tuttavia vari studi hanno osservato che le persone con la barba rossa è più probabile che abbiano almeno una coppia diversa del gene dei capelli rossi.

Un altro enigma è il motivo che induce il colore dei capelli a cambiare così tanto nel corso della vita. Sappiamo che esso tende ad essere più tenue alla nascita e diventa più scuro, in particolare durante l’adolescenza e la pubertà. Non conosciamo, però, il motivo per il quale le cellule che producono melanina diventano più attive in questo periodo. Allo stesso modo, naturalmente, non capiamo perchè i capelli diventano grigi e più sottili in età avanzata.

I rossi  hanno spesso diversi colori dei capelli nelle varie fasi della vita, rispetto agli altri. La loro chioma non diventa grigia ma paglierina e poi bianca ed incanutiscono da più vecchi nei confronti dei bruni o dei biondi.

Un aspetto medico significativo è che gli individui con i capelli rossi sono, in media, più propensi a scottarsi al sole, il che aumenta per costoro il rischio di contrarre il cancro alla pelle.

Così, secondo Madhu Pathak, un dermatologi di Harvard, “i rossi sono tre volte perdenti perché il loro pigmento rosso è un filtro inadeguato della luce solare e la loro pelle è più sensibile al cancro, alle scottature ed alle rughe da l’età”.

Personaggi storici, a loro volta, fulvi: da Vincent van Gogh, Wilma & Pebbles Flintstone, Pippi Longstocking, Cyndi Lauper, Annie Potts, Carol Burnett (with whom I share a birthday), Winston Churchill, Anne of Green Gables, MAria Stuarda, a Galileo, Sarah Bernhardt, My Sister, Lucille Ball, Ronald Mc Donald, Conan O’Brien, Queen Elizabeth I, Sarah Ferguson, Henry VIII, Susan Sarandon, Raggedy Ann & Andy, Katherine Hepburn, Bette Midler, Ginger Rogers, Red Skelton, Rita Hayworth, Nichole Kidman, Molly Ringwald, Ann Margret, Bonnie Rait, Julianne Moore, Fiona di Shrek, Danny Elfman, Bernadette Peters, Sissy Spacek, Toni Collette, Gillian Anderson, Sarah Mclachlan, Axl Rose, Jessica Rabbit, The Little Mermaid, Peppermint Patty, Mary Jane (moglie di Spiderman), Emily Dickinson…




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