Fino alla seconda guerra mondiale i leggings erano indossati come protezione sotto i pantaloni, dai soldati in guerra.
Negli anni '50 del XX secolo, lo stilista Emilio Pucci riscopre questo elemento e crea un pantalone affusolato che chiama fuseaux (da "fuso" per la forma che regala alla figura femminile). Vengono subito lanciati nel mondo della moda grazie a Audrey Hepburn, che li indossa nei film Sabrina e Cenerentola a Parigi.
Nel 1960 Pucci lancia i pantaloni Viva dotati di uno speciale passante elastico che rimane sotto la pianta del piede mantenendo tesa la stoffa.
Venne poi creata una variante dei fuseaux più corta, che prese il nome di "Capri", com'è tuttora chiamata, dall'omonima isola di Capri meta in quegli anni dello star system hollywoodiano che qui passava molto tempo, e che come Audrey Hepburn e Sophia Loren indossava questi capi che coprivano dal bacino fino subito sotto le ginocchia, lasciando così il resto della gamba libero.
Con l'avvento delle fibre elasticizzate, il modello con passante elastico sotto la pianta del piede (detto anche "staffa") si diffuse in ambito sportivo soprattutto nello sci, nella danza e nella ginnastica.
È solo negli anni '70 che nascono i leggings come li conosciamo ora, ispirati ai pantaloni Capri proposti da Pucci ma presentati in una variante molto aderente e senza piede, su invenzione della stilista Patricia Field.
Ma è grazie a Madonna, che li indossò nel film Cercasi Susan disperatamente nel 1985, che si ebbe il vero boom di vendite e l'elevazione dei leggings a vero cool degli anni '80.
Sulle passerelle iniziarono a comparire altri tipi di leggings, come quelli della stilista inglese Liza Bruce che nel 1987 lanciò la moda anni '90 dei pantaloncini da ciclista per il guardaroba femminile, e dei fuseaux fluorescenti.
Tramontati nel corso degli anni '90, la griffe Max Mara presentò nel 2006 una collezione di miniabiti abbinati a tacchi alti e leggings neri. Da lì in poi tutte le case di moda e vari designer li hanno inseriti nelle collezioni, variandone la decorazione: jeans, tinta unita, righe o fiori, black & white, animalier maculati o zebrati, liquid in lattice aderentissimi, glitter con paillettes o colori fluo.
Solitamente sono realizzati in elastam, o in filati misti di nylon e cotone o poliestere, ma esistono anche modelli realizzati in lana o seta.
Negli ultimi anni ne sono stati prodotti di diversi modelli anche con tessuti particolari che risultano molto lucidi (tipo latex).
I leggings mettono d’accordo tutte. Formose e magre. Romantiche e rock. Ragazze e donne di ogni età.
La loro peculiarità infatti, è quella di essere versatili. Di giorno si possono portare con ballerine e la sera si possono accompagnare con un paio di stivali da biker. Quando però un indumento è così amato, il rischio di inciampare in cadute di stile è molto alto.
Il tessuto deve essere corposo e non lasciar intravedere la pelle o gli slip in controluce. E non pensare che sia un problema solo per quelli chiari, anche il nero può rivelare più di quanto tu voglia far vedere. Lo slip fa parte della categoria intimo e tale deve restare, meglio se poi è senza cuciture, ti aiuterà ad evitare l’effetto muffin che fa capolino dalla stoffa.
I leggings non sono dei pantaloni e anche se la tentazione di svelare i risultati raggiunti dopo sedute estenuanti di Gag, Squat e Zumba è tanta, il sedere deve rimanere coperto. Cosi come tutte le altre parti intime.
I colori scuri e opachi slanciano e snelliscono. Le fantasie sono ammesse quando hanno una base scura e naturalmente le righe non sono ben accette.
Se le gambe sono lunghe e magre vannp bene colori sgargianti, fantasie particolari e tinte chiare. Occhio comunque ai modelli in eco pelle, perché avere le gambe lunghe non è sempre sinonimo di tonicità e i leggings in pelle permettono ai muscoli poco allenati di mostrarsi in tutto il loro vibrare.
Indossali con maglie, maglioni, felpe e camicie, basta che siano abbastanza lunghi da coprire i glutei. Sì ai cappotti dal taglio lineare, al parka ma anche al blazer.
Si possono scegliere sneakers, biker boots, ballerine, tronchetti, stivali, sleepers e stringate maschili. I leggings amano tutte le scarpe con una piccola eccezione: i tacchi molto alti accompagnati dal plateau. Diciamo che l’effetto sarebbe troppo da dominatrice!
Nessun commento:
Posta un commento
Eseguiamo Siti/blog personalizzati con Layout Responsive (visibili anche su cell) scrivere - postmaster(at)mundimago.org - rientri sicuri con pubblicita'