lunedì 14 marzo 2016

I CALLI



I calli sono piccole e fastidiosissime lesioni che sorgono prevalentemente sul palmo delle mani, sulla pianta dei piedi e tra le dita. Sebbene la causa sia spesso dovuta ad insulti locali ripetuti, come sfregamenti e pressioni eccessive, i calli possono talvolta dipendere da malattie (es. diabete) od intossicazioni da veleni. Estremamente comuni tra giovani, adulti ed anziani, tali lesioni si presentano come ispessimenti dell'epidermide, spesso tondeggianti, dall'aspetto ceroso e traslucido; al tatto, i calli sono ruvidi, rugosi ed irregolari. Quando crescono in determinate posizioni del piede, essi possono causare fastidio, dolore o compromettere perfino la postura e la camminata.

In genere, un soggetto in piena salute che si accorge della presenza di un callo necessita il trattamento podologico solo quando la lesione diviene dolorosa o crea seri disturbi. Nella maggior parte dei casi, infatti, per far scomparire il callo spontaneamente è sufficiente eliminare la fonte di attrito o pressione.
Discorso differente per i pazienti diabetici e per tutti i soggetti che presentano una scarsa circolazione del sangue ai piedi. In simili circostanze, la presenza di uno o più calli potrebbe procurare serie conseguenze al malcapitato; pertanto, l'assistenza di un medico è indispensabile proprio per prevenire possibili complicanze.

I calli e i duroni si sviluppano a causa della pressione e dell’attrito ripetuti.
Le scarpe troppo strette o con i tacchi alti provocano la compressione di determinate zone dei piedi. Con le scarpe troppo larghe, invece, il piede può scivolare e sfregare contro la scarpa. Il piede può anche fare attrito contro una cucitura o un punto mal posizionati nella scarpa.
Indossare scarpe e sandali senza i calzini può causare sfregamenti e attriti sul piede. Anche i calzini troppo stretti o troppo larghi possono causare problemi.
I calli sulle mani possono essere causati dalla pressione ripetuta dovuta all’uso di utensili, al lavoro, in casa o in giardino.

Il rischio di formazione di calli e duroni può aumentare in presenza di questi fattori:

Borsite dell’alluce, dita a martello o altre malformazioni del piede. La borsite dell’alluce consiste nella formazione di un callo osseo nell’articolazione alla base dell’alluce. Le dita a martello, invece, sono incurvate e assomigliano ad artigli. Questi disturbi e altre malformazioni del piede, ad esempio gli speroni ossei, possono causare attriti continui all’interno delle scarpe.
Se si usano gli utensili senza indossare i guanti, si espone la pelle a un attrito dannoso.

I calli e i duroni spesso vengono confusi, ma in realtà sono due disturbi diversi:
I calli sono più piccoli dei duroni ed hanno un centro duro che si estende in profondità, circondato da una zona di pelle infiammata. I calli tendono a svilupparsi nelle parti dei piedi su cui non si scarica il peso, ad esempio sulla sommità e sui lati delle dita, ma possono anche trovarsi nelle zone su cui si scarica il peso oppure addirittura tra le dita. Se vengono compressi, possono fare male.
I duroni di solito si sviluppano sulla pianta dei piedi, soprattutto sotto il tacco o i polpastrelli, oppure sui palmi delle mani o sulle ginocchia. Di norma non sono dolorosi (danno maggiormente una sensazione di bruciore) e possono essere di forme e dimensioni diverse, ma di solito più grandi dei calli.

Per curare i calli e i duroni di solito è necessario evitare le azioni ripetitive che li hanno provocati. Può essere utile indossare scarpe adeguate, usare plantari e guanti e ricorrere ad altri accorgimenti pratici per prendersi cura della pelle.

Se il callo o il durone non scompare o inizia a far male nonostante questi accorgimenti, si può alleviare il dolore grazie a una terapia adeguata:
Il medico taglia la pelle ispessita o pulisce il callo con il bisturi, di solito in ambulatorio. Non provate a tagliare via il callo da soli, perché potreste provocare un’infezione.
Dopo la pulizia, il medico probabilmente applicherà un cerotto a base di acido salicilico al 40 per cento, in vendita in farmacia senza ricetta. Vi dirà con quale frequenza bisogna cambiare il cerotto e probabilmente vi consiglierà di usare la pietra pomice o un tagliaunghie per rifilare la pelle morta prima di cambiare cerotto. Il medico può anche suggerirvi di usare una pomata antibiotica per diminuire il rischio di infezioni.
Se il callo o il durone è causato da una malformazione del piede, il medico potrebbe prescrivervi un plantare su misura (ortopedico) per prevenire le ricadute.
In rari casi il medico potrebbe consigliarvi l’intervento chirurgico per correggere l’allineamento delle ossa che provocano l’attrito.

Usate i cuscinetti protettivi. Queste protezioni, in vendita in farmacia vanno applicate sulle zone in cui si sviluppano i calli e i duroni.
Fate attenzione a usare i callifughi liquidi o i cerotti medicati a base di acido salicilico, perché sono grado di irritare la pelle sana e causare infezioni, soprattutto nei pazienti affetti da diabete e problemi di circolazione.
Lavate le mani e i piedi in acqua tiepida e sapone per ammorbidire i calli e i duroni e rimuovere più facilmente la pelle ispessita.
Togliete la pelle in eccesso, senza tagliarla. Durante o dopo la doccia, sfregate il callo o il durone con la pietra pomice o un asciugamano per rimuovere il primo strato di pelle. Non usate le forbici o il tagliaunghie per tagliare la pelle. Se soffrite di diabete non usate la pietra pomice, perché siete maggiormente soggetti alle infezioni.
Mettete la crema idratante sulle mani e sui piedi per tenere morbida la pelle.
Indossate scarpe comode con i plantari finché il callo o il durone non guarisce. Scegliete calzini comodi, fatti di poliestere e di cotone, perché lasciano traspirare meglio l’umidità rispetto a quelli di solo cotone.

Per prevenire la formazione di calli e duroni possono essere utili gli accorgimenti seguenti:
Se non riuscite a muovere le dita dei piedi, significa che le scarpe sono troppo strette. Fate modificare le scarpe dal calzolaio nei punti dove c’è attrito o dove vi pungono.
Indossate i plantari in feltro o i cerotti non medicati, oppure bendate le zone che fanno attrito contro le scarpe. Potete provare a indossare i cuscinetti che separano le dita oppure a mettere un po’ di lana tra le dita.
Indossate i guanti imbottiti quando usate gli utensili. In alternativa potete coprire le maniglie o imbottirle con il nastro adesivo di carta.




Everyday Roots suggerisce un rimedio della nonna per calli e duroni a base di pane e aceto. Immergete una fetta di pane in una scodella con aceto di vino o di mele, fino a quando la mollica non si sarà ben imbevuta. Utilizzatela per un impacco da applicare su calli e duroni. Fasciate con una garza e lasciate agire a lungo. Oppure applicate un solo pezzetto di mollica e una fasciatura leggera per attutire il dolore mentre camminate.

In un bicchiere mescolate 2 cucchiai di succo di limone e 2 cucchiai di olio d'oliva. Aggiungete a poco a poco del bicarbonato di sodio e mescolate fino a formare un composto cremoso. Applicate sulle zone interessate al momento del bisogno, con una piccola fascia o con un cerotto. Olio e succo di limone ammorbidiscono la pelle indurita. Il bicarbonato contribuisce ad esfoliare la pelle.

Tra gli oli essenziali adatti per la cura dei calli troviamo l'olio essenziale di lavanda e l'olio essenziale di geranio. Sono adatti da applicare sulla pelle già ammorbidita, dopo un bagno caldo o il pediluvio. Massaggiate poche gocce di oli essenziali sulle zone interessate. Poi potrete strofinare con delicatezza utilizzando la pietra pomice. Potrete anche versare qualche goccia di olio essenziale direttamente nell'acqua del pediluvio.

Per ammorbidire la pelle in caso di calli e duroni dedicatevi un pediluvio al bicarbonato. Questo trattamento contribuisce ad eliminare le cellule morte e facilita la guarigione. Versate in un catino d'acqua calda 3 cucchiai di bicarbonato per il pediluvio, oppure massaggiate su calli e duroni un composto formato da 3 cucchiaini di bicarbonato e 1 cucchiaino d'acqua.

Un rimedio della nonna molto utile per ammorbidire la pelle e per facilitare la guarigione di calli e duroni è il pediluvio alla camomilla. Preparate un normale infuso di camomilla, lasciatelo intiepidire e versatelo in un catino con acqua calda. Si tratta di un rimedio utile anche per la sudorazione eccessiva dei piedi.

L'amido di mais (o maizena) è utile sia per prevenire i calli e i duroni, sia per alleviare i fastidi. Lo potrete applicare come se si trattasse del borotalco, sulle piante dei piedi e tra le dita. L'amido di mais assorbe l'umidità e previene le screpolature della pelle. Potete creare un amido profumato versando la maizena in un barattolo di vetro insieme a qualche goccia di olio essenziale di lavanda o di geranio.

Per dedicare un trattamento notturno a calli e duroni, imbevete un batuffolo di cotone con dell'aceto e fatelo aderire alla zona in cui si presenta il problema, con l'aiuto di un cerotto. Lasciate agire per tutta la notte e al mattino strofinate la pelle con la pietra pomice.

Se calli e duroni sono accompagnati da un forte dolore e da gonfiore, applicate sulla parte interessata un cubetto di ghiaccio avvolto da un fazzoletto, o una piccola borsa del ghiaccio, per un azione antidolorifica che aiuterà ad alleviare i fastidi.

Create un composto spalmabile sulla pelle mescolando 1 o 2 cucchiaini di farina di riso con qualche goccia di succo di limone appena spremuto. Applicate sulla pelle, avvolgete con una garza e lasciate agire per tutta la notte per ammorbidire calli e duroni.

Ecco un rimedio sempre alla portata di tutti per ammorbidire calli e duroni. Si tratta del comune sale grosso presente in ogni cucina. Versate due cucchiai di sale grosso nell'acqua calda per il pediluvio e lasciate i piedi immersi per 15-20 minuti. Anche il sale marino integrale o i Sali di Epsom sono adatti. Quando la pelle si sarà ammorbidita, potrete strofinare con pietra pomice.

I pazienti diabetici devono porre estrema attenzione anche ai danni della pelle, in particolare quando le lesioni sorgono sui piedi. Come sappiamo, le alterazioni metaboliche ed i sintomi del diabete si ripercuotono in modo negativo anche a livello dei vasi sanguigni: un eventuale ispessimento della pelle del piede, come ad esempio un callo, rende ancor più difficoltoso il trasporto delle sostanze nutritive alla cute.
La pelle dei piedi di un diabetico non riceve la dovuta irrorazione sanguigna; pertanto la cute, che diviene assai sottile e fragile, fatica a riparare danni e lesioni come i calli.
I piedi di un paziente diabetico richiedono indubbiamente più attenzioni rispetto a quelli di un soggetto sano: la perdita di sensibilità e la cicatrizzazione più lenta - condizioni tipicamente correlate al diabete - possono favorire la comparsa di lacerazioni, ferite e calli che, protraendosi a lungo, potrebbero peggiorare e causare gravi danni come ad esempio ulcere sanguinanti.
Tra le varie complicanze del diabete non possono mancare le deformazioni ai piedi. Di conseguenza, le dita modulano il loro appoggio al terreno, tendono a piegarsi, costringendo il piede a premere ed urtare contro la calzatura in determinati punti. La pelle, assai fragile, è costretta a sopportare anomali carichi di lavoro; pertanto, si sviluppano piccoli calli da pressione, che possono degenerare in pericolosissime ulcere diabetiche sanguinanti. Il problema più grave è che se il diabetico non si rende conto del callo, questo può degenerare in ulcera senza che il paziente accusi alcun sintomo: il diabete, infatti, provocando una riduzione della capacità sensitiva impedisce al soggetto di accorgersi della lesione.

Le infezioni nei piedi di un diabetico costituiscono la principale causa di amputazione degli arti dovuta al diabete (malcurato e/o in fase avanzata) perché: aumento di pressione ed attrito esercitati in un punto del piede, emorragie interne al callo, formazione dell'ulcera diabetica ai piedi, scarsa ossigenazione del tessuto (a causa della macroangiopatia), difficoltà di cicatrizzazione, aumento del rischio d'infezioni batteriche, infezione e cancrena, amputazione.

Anche le piccole lesioni ai piedi come i calli possono essere l'immediata conseguenza di una scarsa attenzione per la propria igiene personale. Il paziente diabetico deve prestare estrema cura ai propri piedi: è dunque d'obbligo almeno un lavaggio al giorno, il cambio quotidiano dei calzini e l'utilizzo costante di creme idratanti ai piedi. Consigliati i calzini in cotone, di buona qualità e senza cuciture. Per la stessa ragione, il piede diabetico deve rimanere asciutto ed il paziente deve controllare la presenza di eventuali arrossamenti, tumefazioni, vesciche, bolle e quant'altro, ponendo attenzione a controllare anche l'eventuale presenza di piccoli calli tra le dita, sotto le unghie o sopra il quinto dito.
I piedi degli anziani dovrebbero essere sempre adeguatamente controllati da una seconda persona, sia questo un familiare od un medico.
La prevenzione dei calli in un paziente affetto da iperglicemia è la migliore arma contro le ulcere diabetiche ai piedi.





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