venerdì 26 febbraio 2016

IL CAVALLO



Sia per i celti che per i greci e i romani, il cavallo era associato fortemente al concetto di guerra e al concetto di vittoria. Animale estremamente nobile, era lui a portare sulla sua sella i generali durante le battaglie, e a riportarli in trionfo a casa dopo aver vinto.

I romani e i greci collegavano questo splendido animale a Plutone, dio dell’aldilà, e a Marte, dio della guerra, in un binomio che però stava a significare anche la continuità della vita rappresentata dal cavallo e la sua predilezione come animale sacrificale durante le cerimonie del Marzo.

Per i celti invece il cavallo apparteneva al dio Sole, ed aveva lo stesso rango della dea Epona. Anche in questa cultura, dunque, un animale estremamente importante e degno di rispetto e adorazione.

In oriente, nella cultura Indu, Buddista e Cinese, il cavallo ha significati che lo distanziano dalla sua versione europea. È infatti innanzitutto simbolo di amore, di durevolezza, di resistenza, di devozione e di stabilità. Un cavallo è per sempre, vi direbbero i nostri amici cinesi, e fu proprio un cavallo ad accompagnare il Buddha durante il suo ultimo viaggio.

Anche Vishnu ha un legame speciale con questo animale, e la sua ultima incarnazione è proprio quella nel cavallo.

Anche per i nativi americani il cavallo era estremamente importante. Sebbene non cavalcassero, almeno fino all’arrivo degli europei, il cavallo rappresentava saggezza e i messaggi dello spirito dei venti. Il cavallo era letteralmente venerato come aiutante, messaggero e simbolo della conoscenza del campo spirituale.

Il cavallo era e continua essere anche simbolo di libertà e di nobiltà, soprattutto per una cultura che aveva sempre rinunciato ad ammaestrarlo e ad addomesticarlo.

Il cavallo nero si distingue dagli altri perché in talune sottoculture ha assunto significati specifici: rappresenta infatti il mistero, la morte, il segreto, la notte e il portatore di messaggi di tipo trascendentale ed esoterico, con un certo legame con la magia nera e con il mondo dei morti.



Il cavallo nero è un ottimo tatuaggio per chi sente di avere legami speciali con il lato oscuro della luna, e per chi vuole mostrare su di sé il suo lato più nascosto.

Il cavallo è ambivalente: è potere solare quando cavalli bianchi, dorati o di fuoco appaiono con gli dei del sole, tirandone i carri, ma è lunare quando simboleggia l’elemento umido, il mare e il caos e i destrieri degli dei dell’oceano; perciò il cavallo è allo stesso tempo un simbolo di vita e di morte, solare e lunare. Simboleggia anche l’intelletto, la saggezza, la mente, la ragione, la nobiltà, la luce, il potere dinamico, la velocità, la rapidità del pensiero, il rapido scorrere della vita, è anche la natura istintuale animale; poteri magici di divinazione, il vento e le onde del mare. Il cavallo appare anche con gli dei della fertilità e il Vanir. Può essere cavalcato dal Diavolo e allora diventa fallico, oppure dal Cacciatore Selvaggio o dall’Eri-Re, e allora diventa la morte.
Il cavallo alato, come il cavallo bianco, è il sole o il Cavallo Cosmico, e rappresenta il puro intelletto, l’essere immacolato, l’innocenza, la vita e la luce, ed è cavalcato da eroi. In un’epoca successiva il cavallo sostituì il toro come animale sacrificate; entrambi rappresentavano il cielo e gli dei della fertilità, la virilità e fertilità maschili così come i poteri ctonii e umidi. Il cavallo bianco dell’oceano è anch’esso in relazione sia al principio umido sia a quello del fuoco. Il leone che uccide il cavallo o il toro raffigura il sole che asciuga l’umidità e le nebbie. Il cavallo nero è funerario, annuncia la morte e simboleggia il caos; appare nei dodici giorni di caos fra il vecchio e il nuovo anno. Il sacrificio del cavallo d’ottobre simboleggiava la morte della morte.

In oriente, nelle varie culture, assume dei significati differenti rispetto a quelli assunti fra le popolazioni europee. Per le culture Buddhiste, Induiste e Cinesi, il cavallo è simbolo di amore e di devozione, un po’ come per la concezione europea del cane. I nativi americani, nonostante non domassero inizialmente il cavallo, lo consideravano una fonte di saggezza e di spiritualità. L’animale, veniva ulteriormente visto come messaggero dello spirito dei venti. Il tatuaggio del cavallo può assumere tantissimi significati anche in base al colore dell’animale stesso, ad esempio il cavallo nero, in alcune culture rappresenta la notte, il mistero ed il segreto.




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