Spesso non ci si pensa, ma anche quando compriamo un paio di stivali dobbiamo valutare la forma della calzatura e del nostro polpaccio, per non ritrovarci con uno stivale troppo stretto o troppo ampio. Il 41% delle donne oltre i 50 anni non è felice della forma delle proprie gambe. Si è così scoperto che come le forme del corpo fanno riferimento ai frutti, i polpacci prendono come ispirazioni le forme dei vegetali.
Patata, carota, zucchina, melanzana e pastinaca sono i 5 vegetali presi come riferimento per la forma delle gambe. Le donne con le caviglie sottili e i polpacci più pieni sono pastinache, mentre coloro che hanno la caviglia non troppo definita ma i polpacci formosi rientrano nel gruppo delle patate. Chi la le gambe sottili fa parte di coloro che sono definite carote, mentre chi ama essere sempre in perfetta forma e fa molto esercizio ha caviglie e polpacci piuttosto definiti, per tanto sono stati definiti "melanzana".
Gli attuali canoni estetici definiscono la forma perfetta quando, messe in posizione eretta e uniti i piedi, si vedono 3 buchi: il primo compreso tra i malleoli e le ginocchia, e gli altri due tra le ginocchia e le anche. Non preoccupatevi se da voi non si vedono, si tratta di uno spartiacque decisamente grossolano, e non è affatto necessario rientrare in questa definizione per avere gambe perfette.
Devono essere dritte, ma con una sottile separazione fra la destra e la sinistra. Quando sono unite, infatti, le caviglie, la parte interna dei polpacci, delle ginocchia e delle cosce devono combaciare perfettamente, ma non essere troppo aderenti l’una con l’altra, presentando cosi’ tre buchi: uno tra le cosce ed il ginocchio, uno tra il ginocchio ed i polpacci, uno tra i polpacci ed i malleoli.
Misurando infatti la parte laterale della coscia dal punto trocanterico, ossia il punto in cui si sente la sporgenza della testa del femore, a quello in cui il ginocchio si piega, la distanza deve essere uguale alla circonferenza che si misura nel punto medio della coscia, tra inguine e ginocchio.
L’articolazione del ginocchio, ad esempio, deve essere poco distinguibile ed il passaggio dalla gamba alla coscia deve evidenziare una curva tenue ma regolare.
I canoni estetici attuali le impongono rotonde, carnose, toniche, affusolate, con l’assottigliamento verso il basso ed i malleoli armoniosi. Ma non e’ tutto. I polpacci devono essere snelli, sottili e proporzionati al resto dell’arto, e devono avere non meno di quindici e non piu’ di diciotto millimetri di grasso.
La caviglia deve misurare 5 cm in più rispetto al polso.
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