venerdì 11 dicembre 2015

IL TAGLIO DEI CAPELLI



“Radersi volontariamente è un’esperienza che ogni donna dovrebbe provare almeno una volta nella vita”, ha pubblicato Catalogue Magazine, una delle testate più seguite in Australia.

La biologia, spezza una lancia a favore: probabilmente, gli uomini e le donne del futuro considereranno i capelli come annessi inutili (quanto i peli). A quanto pare, infatti, motivazioni funzionali di una bella chioma in dotazione alla nostra specie non ce ne sono. Sarà prassi depilarsi in tutte le parti del corpo, testa compresa, fin dall’adolescenza. Siamo avvisate.

Nel 1400 rasate erano le “streghe”, in segno di punizione prima del rogo (perché, nei capelli lunghi, c’era il male). Le monache, prima di entrare in convento. Le bambine povere, che vendevano i capelli per soldi. Poi, il ‘900. Il corto rasato diventa simbolo di tortura, dolore, sopruso, disperazione. Lo scarto a look da “tipa tosta” scatta dagli anni ’70 in poi, con il capitolo rivoluzione sessuale.

E oggi? Niente da fare, appena si taglia, specie se cortissimo, scatta la domanda. “È successo qualcosa?”. Fine di un amore, di un lavoro. Un brutto momento superato. È dai tempi di Sansone, infatti, che tagliare i capelli significa staccarsi da qualcosa di sè, perdere addirittura un pezzo di anima. Sognare di radersi, per la Smorfia, rappresenterebbe la paura di una perdita dolorosa. Il capello lungo, insomma, resta e resterà per sempre – almeno, fino all’avvento delle preannunciate pronipoti cyborg  – il “filo dell’anima”, la proiezione per eccellenza della femminilità dichiarata.

A ben guardare, però, nei rituali d’iniziazione lunghi secoli rasare i capelli accomuna tribù e culture. In un gesto – positivo – che simbolizza il  ricominciare da tabula rasa, il ritorno alla nascita, alla purezza e il superamento del vissuto contingente. Bando alle angosce, quindi.

Radersi riporta un po’ alla condizione infantile, quando, proprio per la mancanza di capelli, gli status maschio-femmina non sono ben differenziati. Il che non significa eliminare la femminilità. Rasarsi vuol dire metterci la faccia. Nel vero senso della parola. Una chioma “annullata” mette in risalto gli occhi, le labbra, la forma del viso, il sorriso. Una sorta di zoom su tutto ciò che è femminile in un viso. E non si escludono scoperte.

Una testa rasata fa di una donna una creatura rara ed esotica che spicca dalla massa, sostiene Catalogue Magazine. Ce lo conferma anche lo psicologo Luca Roussau: “Oggi il corto drastico è un simbolo di forza femminile, e non solo. Una donna che rasa a zero – usanza solita del maschio – cambia le carte in tavola nei canoni di distinzione e identità di genere. Lo scombussolamento inconscio è tale da poter avere un fortissimo richiamo sensuale“. D’altronde, fino a metà 900, amputare la femminilità delle lunghezze era una perversione così voga da definire una categoria di maniaci d’antan, i “tagliatori di trecce”…

Il corto è universale. Non servono lineamenti alla Demi Moore. La vera “conditio sine qua non” del rasato è la giusta predisposizione d’animo. Anche perché, fa e farà sempre parlare.

A chi rasa corto, qualche domanda, appena dopo, viene. Soprattutto se non scatta il pentimento. “Ma se mi sento femminile anche con una testa rasata, perchè dovrei farmi ricrescere i capelli? Perchè dovrei spendere tempo e soldi dal parrucchiere? Ma poi, il capello lungo, è bello davvero o è solo un clichè?”. Non lo sapremo mai.



L'inverno 2016 si sta avvicinando e molte donne sono alla ricerca di un nuovo taglio di capelli da sfoggiare. La nuova tendenza della stagione invernale, saranno i tagli rasati. Si avete proprio capito bene, i tagli rasati saranno molto trendy e saranno scelti da moltissime donne. In questi mesi si sono viste molte star sfoggiare questo taglio di capelli molto particolare e ultimamente alla tv è apparsa skin con la sua chioma. Molte ragazze pensano giustamente, che il taglio rasato non sia femminile, invece è sbagliatissimo, perché anche questo tipo di chioma ha il suo fascino. Questo taglio è molto femminile e per renderlo tale, basta rasare un lato della testa o entrambi, a vostro piacere. La cosa importante è quella di lasciare i capelli sulla parte superiore della nuca, molto voluminosi.In questo modo potete realizzare molti tipi di acconciatura, a seconda dell'occasione che vi si presenta.Se invece volete osare e rasare entrambi i lati, optate per un bel ciuffo lungo, così in questo modo potete acconciare all'indietro i capelli.

Dopo avere scelto questo tipo di taglio, dovete anche scegliere una nuova tonalità sui capelli. Di tendenza ci saranno il rosso e il nero corvino. Se invece volete osare, per voi sono adatti il viola e il biondo platino. In questo modo, la vostra chioma sarà molto curata e super femminile. Invece se non volete utilizzare fin da subito la classica tinta, potete utilizzare quelle colorazioni che vanno via dopo alcuni lavaggi. In questo modo vi abituerete un po' alla volta al nuovo colore e se non vi piace, la volta successiva potete cambiarlo senza problemi. La cosa importante è che vi recate dal vostro parrucchiere di fiducia, ogni dieci giorni, per la lunghezza del rasato e per il colore.





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